Brano: [...] sovietica, e perciò incapaci di sostenere un franco dibattito con gli intellettuali italiani, non senza effetti negativi sul prestigio della stessa Associazione Italiauxss, che di tali manifestazioni appariva come l'organizzatrice. Ma, nel complesso, si può dire che si è trattato di episodi non veramente clamorosi,
e comunque tali da consigliare di portare pazienza e, per cosi dire, di « incassare ».
Come però ho spiegato in un'intervista che Lucio Caracciolo mi ha chiesto per « La Repubblica » (pubblicata il 30 gennaio), accade che si pazienta, si « incassa », si accumula malessere, malcontento, senso di protesta e di ribellione, e poi a un certo punto scatta qualcosa, nella coscienza individuale, per cui si dice: basta! Per me, questo qualcosa, vale a dire la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo, è stato il confino comminato a Sakharov. Perché? Perché qui non si ha piú a che fare con decisioni politiche con le quali si possa essere piú o meno d'accordo; qui si ha a che fare con una misura, ultima del resto in ordine di tempo al termi[...]
[...]ti quei meccanismi tutelatori, censori e repressivi che le autorità sovietiche mettono sistematicamente in atto nei confronti dei loro intellettuali. E credo che in generale il fatto che proprio l'Associazione Italiauxss assuma posizioni chiare in proposito, aiuti il mondo della cultura sovietica nella lotta che esso quotidianamente sostiene per emanciparsi dalla pesante tutela che le autorità gli impongono.
È vero che, sollecitato dallo stesso Lucio Caracciolo a commentare su « La Repubblica » le mie dimissioni, l'amico e compagno Paolo Bufalini ha creduto di dovermi tirare abbastanza duramente le orecchie. Abbastanza duramente, ma
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nel contesto di una dichiarazione che contiene frasi addirittura affettuose. « Paolo Alatri — ha detto Bufalini — sia pure per motivi generosi e nobili, si è messo sulla linea della signora Thatcher». E ha poi spiegato: « Sono amico di Alatri da 45 anni, ci siamo conosciuti nel 1936 e abbiamo in comune l'attività clandestina antifascista. Parlo quindi con la schiettezza di un vecchio amico e[...]
[...] indifferente. E come ho già detto, le ragioni dell'opportunità politica, se spinte oltre una certa misura, confinano e si confondono con l'opportunismo.
Non vorrei illudermi; ma mi pare significativo che, mentre « l'Unità » ha pubblicato con rilievo la notizia delle mie dimissioni dal Direttivo dell'ItaliauRs s citando anche alcune frasi della mia lettera all'on. Gorghi, non abbia invece riprodotto la dichiarazione che Bufalini, sollecitato da Lucio Caracciolo, ha creduto di dover rilasciare a « La Repubblica » (mentre invece ha pubblicato sia il documento di protesta per il relegamento al confino di Sakharov e l'appello in suo favore indirizzato al governo sovietico dal Comitato nazionale per le scienze fisiche del CNR, sia l'analogo documento firmato da oltre 50 docenti dell'Università di Roma, in massima parte comunisti). Non credo infatti che il mio gesto sia giudicato unanimamente, in seno al Pci, nello stesso modo in cui lo giudica Bufalini. Mi pare anzi evidente il contrario.
Non posso non dichiarare, in proposito, che nei nove anni in cui [...]